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|::::::::::| Underground worlds: graffiti, skateboarding and virus writting |::::::::::|
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[ Traduzione di @natzzzz ]

Con amore, da s01den
02/2020

---\ Introduzione \---

Questa volta, non sarà un articolo tecnico in senso stretto, però dopotutto un zine è 
anche fatta per esprimersi, discutere, divagare oltre la semplice trasmissione di conoscenza. 
Questo vecchio mezzo di condivisione della conoscenza potrebbe essere caduto in disuso qui, 
nel nostro mondo, nella scena vx e più globalmente in tutte le scene relative all'hacking. 

Certo, alcuni persistono, come l'immortale Phrack [0], mentre altri, più rari, sono creati 
spesso prendendo una forma molto differente dal vecchio file txt che conosciamo, come PagedOut [1]. 

Com'è scomparso questo formatto ? Perché è scomparso ? Da cosa sono sostituite le zine oggi ? 
Non risponderò a questa domanda nel questo articolo. Quello che voglio mostrare qui sono legami 
tra questo mondo e altre scene più "reali", come il graffiti o lo skateboard che sono scene che 
non hanno perso questa vecchia tradizione di zine. Userò spesso la parola "scena" qui, è semplicemente 
uno spazio dove si svolge l'attività umana, non importa che è. 

Ci sono tante, per ogni pratica collettiva dove c'è una trasmissione di conoscenza (spesso con i zine, 
torneremo su questo). Naturalmente, possiamo citare la scena vx (la scena che riunisce la gente che scrive
virus e lavora sulle tecniche usate); la scena del cracking (quella che riunisce differenti gruppi di 
software cracker), ma anche scene che si evolvono nella "vita reale", come la scena di skateboard, la tua
scena locale di graffiti, ecc. o la tua scena punk. 


---\ Il dirottamento degli standard \---

Cosa hanno in comune queste culture che sembrano lontane ? E tutto una questione di abuso delle norme sociali.
Lo skateboard e i graffiti sono pratiche della strada, le danno vita, trasformano questo spazio morto, dove 
tutti camminano ogni giorno senza mai vedere i dettagli (adesivi, tag, curiosità architettoniche ...), in uno 
spazio di espressione. 

Qualunque skater ve lo dirà, skating trasforma per sempre il tuo modo di vedere gli spazi urbani. Finisci per
cercare spot ovunque, ogni volta che vai per un giro in una macchina, a piedi o in bici. Ogni scala, ogni
barra, ogni panchina o anche ogni muro (lunga vita ai wallride) diventa un posto potenziale di espressione.


Shaun Currie facendo un noseslide

Per il graffiti, è ancora più radicale: ogni zona sarà ok, più esposta è, più gratificante ma pericoloso sarà
per lasciare il tuo nome. "Fa' un pannello e non vedrai mai Parigi uguale" diceva l'altro [2]. La strada 
diventa una grande tela su quale si può scrivere il nome di qualcuno o il nome della squadra di qualcuno. 

Davanti ai nostri occhi ogni giorno per strada, che camminiamo o prendiamo il treno, si svolge senza
nascondersi: la guerra di territorio dei scrittori di graffiti; se si sceglie d'ignorarlo o quello è afflitto
da queste "degradazioni", da questo "vandalismo".

Quello che il graffiti ci offre è arte popolare ! Fatto dalla gente, per la gente. No c'è bisogno di andare
nei musei spendere soldi, non c'è bisogno di sapere qualcosa sull'arte per poter apprezzarlo. E gratuito, devi 
solo lasciare casa !

 
 Soffles e Babs 

Il hijacking è anche una cosa essenziale per il hacking al senso stretto. E anche spesso detto che hackerare 
qualcosa è semplicemente cambiare una cosa dal sua funzione originale. Per esempio un cracker nello studio 
delle protezioni di uno software per bypassarle o per uno vxer che vuole iniettare codice nel questo software. 

È a causa dell'abuso degli standard che queste pratiche sono spesso disapprovate delle persone non iniziate. 
Quante sessioni di skateboard sono state interrotte dall'arrivo di vecchi idioti per chi "una panchina non è 
fatta per quello" ? Dopotutto  "vi abbiamo fatto uno skatepark, è fatto per quello. ". Non parliamo nemmeno 
del graffiti, che è considerato come vandalismo se non è gentrificato e rinchiuso in una galleria d'arte e 
venduto. Ancora una volta, proviamo di contenerlo, di uccidere lo spirito di deviazione delle norme creando 
nuovi, più "adattati". 

Scene relative al mondo dell'hacking come la scena vx o la scena del cracking hanno ovviamente una cattiva 
reputazione. Quante volte sentiamo "programmatori creano e i cracker distruggono" ? Finalmente, sfortunatamente 
per la scena vx, immaginiamo raramente che le persone possano essere interessate allo studio e al design di 
malware senza diffusarli nella natura. Inoltre, il cracking e i virus informatici sono spesso considerati come 
"cyber-vandalismo". 

Però, infatti, non abbiamo noi preso i standard solo per il semplice piacere di farlo ? E come se, infatti, 
fossimo noi a definire la devianza ? 

Il sociologo Howard Becker ha lavorato molto sul soggetto, nel libro "Outsiders" si sviluppa l'idea che la 
devianza non viene d'individuali che sono considerati devianti, ma di più dalle persone che sono  coinvolte nel 
rispetto degli standard. "I gruppi sociali creano devianza istituendo norme la cui trasgressione non è 
necessariamente il risultato delle proprie azioni."

Questo spiega tante cose, per esempio perché fare skateboard su di un marciapiede è così disapprovato. Lo 
standard stabilito è di semplicemente usarlo (un marciapiede può essere usato come una panchina per esempio) per 
fare qualcosa di definito (sedersi); tutti i comportamenti che devia della questa regola saranno percepiti 
devianti. 

Così, gli skaters, gli scrittori di graffiti e gli hacker non cambiano della questa regola. Sfruttano solo una 
cosa in un modo creativo, in un modo che non era originariamente pianificato. Certo c'è una reazione: le città 
si adattano e vediamo fioritura "antiskate" su di nostri spot, su delle loro panchine, brigate di polizia 
specializzate negli artisti di graffiti; come le società di antivirus sono cresciute. 

Queste contromisure non scoraggiano, è di più il contrario infatti. Una forma di gioco del gatto e del topo tra 
le forze reazionarie e quelle che fanno graffiti è creata. La presenza dei guardi aggiunge una dimensione 
d'infiltrazione più o meno giocosa alle sessioni di graffiti nel metro; solo come l'aspetto degli antivirus 
hanno logicamente portato ad alla comparsa di metodi di occultamento come il polimorfismo negli virus. 

Il movimento può solo esistere attraverso le contraddizioni. "In tutte le cose e i fenomeni, l'interdipendenza e 
la lotta di loro aspetti contraddittori determinano le loro vite e anima il loro sviluppo. C'è niente che non 
contiene contraddizioni. Senza contraddizioni, non c'è l'universo", ha detto Mao. C'è una contraddizione qui tra 
i praticanti e coloro che vogliono regolare o proibire la pratica. La pratica evolve e si adatta ai vincoli che 
gli imponiamo. Così contromisure si adattano anche da solo, e così ricomincia il ciclo. Quest'è il movimento 
dialettico delle cose. 

---\ Organizzazione in gruppi \---

Ovviamente, l'aspetto sociale di tutte le pratiche che ho menzionato dall'inizio di questo articolo è primordiale 
nella loro costruzione. Una scena è essenzialmente un "macro gruppo" composito sopratutto di piccoli gruppi o 
d'inviduali (formale o no). Senza gruppi, non c'è scena. Questi gruppi possono prendere forme differente, dipende 
della pratica in questione. Parleremo per esempio di "crew" di artisti di graffiti e di "gruppi" di cracker o 
vxer. Tra skaters, i gruppi sono molto più informali e sono basati prima di tutto sulle affinità, prendendo 
specialmente l'aspetto di un gruppo di amici che fanno skateboard insieme, senza darsi un nome, a differenza di 
"crew" di artisti di graffiti per esempio. 

 
Il STS crew e il 1UP crew.

Perché organizzare gruppi in altre pratiche allora ? 
Ti permette di affermare l'esistenza "ufficiale" del tuo gruppo nella scena in fronte ad altri gruppi. 
Si potrebbe pensare che la necessità di creare una tale identità derivi direttamente dal tipo di pratica. 
Infatti, dove lo skateboard è une pratica individuale, qualche artisti di graffiti collaborano e creano grande 
pezzi mescolando i loro stili. Come nella scena punk, le band si formano attorno alla pratica musicale. 


Qualche poster di concerti punk

E raro di vedere una persona suonare la batteria, chitarra, bassa e cantare allo stesso tempo in un concerto. 
Qua il bisogno di affermarsi in un gruppo è ovvio. Gruppi di skater possono esser formati formalmente quando i 
loro membri decidono di produrre qualcosa che non sarà effimera, come un video. 

Sembra che quando la produzione di qualcosa di materiale o qualcosa che durerà nel tempo, risultati di pratica 
l'organizatione in un gruppo appara naturalmente. Certo non è una regola assoluta, nel senso che ci sono artisti 
di graffiti che lavorano da soli, esattamente come ci sono vxer che lavorano anche da soli. Loro lavorano e 
pubblicano le loro ricerche da solo; ma lavorando in gruppi produce generalmente cose molto più importanti e 
permette una migliora organizzazione e una migliora produzione. 

Per i cracker, questa organisazione e centrale; membri hanno differenti ruoli nel gruppo: certi di loro sono in 
primis programmatori (creano programmi come unpacker per esempio), altri fanno sopratutto reverse engineering 
(sono quelli che studiano direttamente le protezioni dei software) e finalmente ci sono qualche che sono 
responsabili della distribuzione delle "pubblicazioni", i programmi che hanno crackato. 

Ci sono anche artisti che, attraverso musica e grafica, permettono ai differenti gruppi di affermare la loro 
identità in un altro modo. Integrando le loro produzioni in alcune "pubblicazioni", (come in keygen per esempio). 
Questa scena "underground" è evoluta in una scena nel suo diritto per formare la demoscene [8]. Per più 
d'informazioni sulla scena del cracking, raccomando gli articoli "Overview of the scene" da Xylitol, pubblicato in 
Rafale [9]. 


Keygen della team RED

Possiamo vedere un evidente collegamento tra i graffiti e la scena del cracking.


---\ La transizione della conoscenza \---

Perché una cultura possa vivere ed evolversi, deve ovviamente essere in grado di essere trasmessa in qualsiasi 
modo. Questo prende forme diverse, però non c'è quasi mai una relazione tra lo studente e l'insegnante. Per
riprendere l'esempio dello skateboard, come si impara a fare skateboard ? Ovviamente ci sono "scuole" o anche 
professori ufficiali di skateboard; ma generalmente, uno è introdotto alla scena dello skeboard da amici. 

Così, una certa orizzontalità è stabilita, impariamo facendo skateboard con altri, facendo loro domande, 
osservandoli, e dopo qualche volta guardando video (abbiamo qua il nostro primo esempio di mezzo di trasferimento 
di conoscenza). Ci aiutiamo tra noi, facciamo "parades" per rassicurarci su di certi tricks prima di provarli 
senza, impariamo tricks insieme. Dopo ci confrontiamo facendo una game of S.K.A.T.E [10]. 

Non c'è una relazione classica tra lo studente e il professore, i più avanzati consigliano semplicemente i 
principianti, che devono lavorare duramente per progredire. Così vediamo qua che la trasmissione di conoscenza ai 
nuovi principianti è fatta tra comunicazione orale e dimostrazione, attraverso video o direttamente in faccia a 
faccia con praticanti più esperti. 

Proprio come nello skateboard, la trasmissione della conoscenza nei diversi ambienti di hacking avviene 
orizzontalmente (sebbene adesso ci siano corsi all'università sulla "sicurezza informatica"). Uno impara in primis 
da solo, sperimentando, risolvendo challenge, guardando conferenze, partecipando a CTFs, parlando a membri più 
esperti della scena; dove skaters si incontrano per strada o nei skate park. Noi hacker, ci incontriamo su irc o 
discord (e qualche volta anche nella "vita reale", in convenzioni) per comunicare, per fare vivere la scena. 

Dopo possiamo scrivere articoli noi stessi (cominciando con Write-Up su di challenge che hanno spezzato le nostre 
teste) per trasmettere a nostra volta. Quando abbiamo un livello sufficiente, finiamo naturalmente orientandoci in 
una disciplina specifica (reverse engineering, web, sistema, crittografia...) che ci guida a concentrarci su di 
una scena specifica (come per esempio la scena del cracking per quelli a chi piace il reverse engineering o la 
scena di console hacking per gli amatori di pwn) o, per esempio, per continuare attivamente nella scena globale 
dei CTF a un livello più alto. 

In questo modo, formiamo gruppi con chi impariamo, creiamo e condividiamo, che finalmente fa vivere la scena in 
qui siamo, e per inciso progredire nella nostra disciplina. 

Che siamo punk, skater, artista di graffiti o hacker; Do-It-Yourself e auto-organizzazione prende un posto 
centrale nella nostra pratica. Ed è questo, tra altre cose, che ci fa uscire dalla cultura mainstream. Per 
cavarsela, per aiutare gli altri, per imparare da solo; tutte queste cose portano a fare sforzi, che siamo 
individuali o un collettivo, e creare. Non per standardizzare ma piuttosto per proporre cose nuove.

Quest'è come arriviamo al punto più importante: gli zine. 

Una zine (abbreviazione di "magazine") è semplicemente una pubblicazione fatta a mano (qui ancora una volta 
troviamo lo spirito Do-It-Yourself) e non-professionale da un gruppo di gente appassionate di un soggetto comune, 
spesso oscuro, quindi poco di gente sono prodotti dall'uscita. L'auto pubblicazione permette una libertà di 
creazione e di tono molto più grande, quindi gli zine sono spesso molto politicamente impegnati. Se sono pagati 
per quello (ed è raramente il caso), è spesso un prezzo basso o anche gratis. 

Fisicamente, sono spesso piccoli in taglia, pieni di collage, disegni e testi. Il contento dipende dei temi 
indirizzati dai gruppi che gli creano, ma rimano spesso eclettico, quindi non è sorprendente di trovare ricette 
vegan tra poesie, storie, saggi filosofici, interviews [11], parole di canzoni o anche guide pratiche; tutte 
circondate da illustrazioni fatte in casa (e spesso con amore!)

  
In ordine: 'Sniffin' Glue', 'Molotov & Confettis'; 'Toys Digest Graffiti Magazine'.

Sebbene siano apparsi negli anni '30 tra fan di SF, possono esser trovati in quasi ogni cultura "underground", 
nella cultura punk (dove occupano un posto molto importante) come nelle scene virtuali, come ovviamente la scena
vx [12].
Così, e-zines non sono limitati a uno spazio geograficamente limitato: potenzialmente tutti i fan dello stesso
soggetto possono averci accesso.

  
29A, uno dei zine i più vecchi della scena vx; Cryptel, un vecchio zine francese; e il shadow wolf cyberzine [13]
(possiamo vedere che gli ezines si sono adattati al loro stile grafico proponendo illustrazioni in ascii art).

Gli ezines danno vita alle loro scene: materializzano l'attività dei gruppi che gli creano, gli permettendo di 
esprimere loro stessi e trasmettere la loro conoscenza (e le loro scoperte) ad altri appassionati. Puoi trovarli 
di tutti i livelli e qualità. Consentono sia l'elaborazione di una conoscenza approfondita della pratica sia 
l'organizzazione dei praticanti: è un raccoglitore sociale, il cemento della scena. 

---\ Conclusione \---

Spero sinceramente che quest'articolo ti ha dato qualcosa da pensare e che hai imparato qualcosa che ti interesse.
Infatti, spero che ti ha fatto reagire, se vuoi discuterne, insultarmi, farmi delle domande o aggiungere cose 
rilevanti, non esitare a contattarmi: 

+----------- Contact -----------+
| twitter: @s01den              |
| mail: S01den@protonmail.com   |
+-------------------------------+

Volevo solo trasmettere cose su di soggetti differenti che sono importante per me, e scrivere vari pensieri che mi 
portavo dietro da molto tempo. Ho iniziato a interessarmi all'hacking qualche anni fa grazie ad alcuni vecchi zine 
dalla scena francesse degli anni 2000 che avevo trovato per caso. 

Fondamentalmente, una scena può essere riassunta in un gruppo di gruppi, formale o no, di gente condividendo un 
interesse comune, e le loro interazione sociali (produzioni, competizioni, discussioni e probabilmente altre cose 
in "oni"). Tutte le scene formate intorno a culture marginali condividono punti comuni nel loro funzionamento, 
particolarmente l'espressione attraverso zines. Zines sono l'espressione materiale di una scena, e così sono una 
traccia storica molto importante di questa. Rendono possibile di ancorare nello spazio e tempo il riflesso di una 
scena a un dato momento. 

Quindi continuiamo a uscirne!
Organizziamoci per produrne alcuni,
Scriviamo articoli, esprimiamo noi stessi, creiamo; che si tratti di opere teatrali, poesie o virus.
Ma soprattutto
Non lasciamo che le nostre scene virtuali svanire!

---\ Note e riferimenti \---

[0] http://phrack.org
[1] https://pagedout.institute/
[2] Degradation, Hugo TSR
[3] https://fr.wikipedia.org/wiki/Outsiders_(sociology)
[4] https://fr.wikipedia.org/wiki/Curb
[5] https://www.marxists.org/reference/archive/mao/selected-works/volume-1/mswv1_17.htm
[6] Like a music album or a skateboarding video.
[7] A keygen is a program to calculate activation keys for given software, allowing free registration.
[8] https://pouet.net
[9] http://rafale.org/
[10] https://en.wikipedia.org/wiki/Game_of_Skate
11] We find interviews in almost all the scenes (we find interviews of bands in the punk scene, of important hackers in the hacker scene, etc.).
and vxers in zines like phrack or eof-project, pro skaters in skate zines etc...)
12] http://ivanlef0u.fr/repo/madchat/vxdevl/vdat/ezines1.htm
[13] http://legowelt.org/golemXIV/wp-content/uploads/2020/12/SHADOW-WOLF-CYBERZINE-ISSUE-9-DECEMBER-2020.html

----> Altri link: 
http://www.tonerkebab.fr/wiki/lib/exe/fetch.php?media=wiki:proto-memoires:mehouas-clement:fiche_d_atc_le_fanzine_comme_liant_social.pdf // a nice essay on fanzines
https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-01327029/document // on graffiti culture
http://julienlaurentjf.com/wp-content/uploads/2016/02/Le-skate-a-Montpellier-These-Julien-LAURENT.pdf // thesis of sociology on the skate scene of montpellier
https://papyrus.bib.umontreal.ca/xmlui/bitstream/handle/1866/14987/Lussier_Martin_2003_memoire.pdf?sequence=1 // dissertation of sociology on the montreal punk scene
Rafale19/Rafale19.02.HTML // "Overview of Scene #2-Use of Cracking and Warez graphics" by Xylitol
Rafale19/Rafale19.08.HTML // "Overview of scene #3 - the web groups" by Xylitol
https://vx-underground.org/zines.html // most of the zines of the vx scene
http://n8on.free.fr/hackzines/ // full of old french zines, linked to the world of hacking
http://madchat.fr/e-zines/ // idem
https://en.wikipedia.org/wiki/Zine
http://hashk.free.fr/ // full of graffiti zines
https://digdc.dclibrary.org/islandora/object/dcplislandora // full of old punk zines
http://www.geneticdisorder.net/ // a skateboard zine
http://textfiles.com/directory.html

Nota: Avrei potuto anche parlare delle competizioni che esistono nelle differente scene (CTFs, skatebaord o graffiti contests ecc...).